Lettere per l'Abruzzo

4 ottobre 2011

Lettera per Pantelleria di Ludovica Raimondi

Gentile Ministro Prestigiacomo,

Scorci

sono Ludovica Raimondi e vivo a Giulianova, un paese di mare della costa abruzzese, che come scritto in altre mie modeste osservazioni potrebbe essere interessata da attività simili a quelle che si vorrebbero condurre a 30 km dalle coste dell’isola di Pantelleria: mi riferisco nella fattispecie alle ispezioni sismiche e all’installazione del pozzo petrolifero d364 CR-AX per la ricerca di idrocarburi, come espone il progetto presentato dalla Audax Energy di Perth, Australia. La tecnica dell’air gun, prevista in tali operazioni, metterebbe a rischio la vita della flora e della fauna marine, colpendo soprattutto cetacei e mammiferi, che popolano il Mediterraneo, con suoni nocivi al loro udito e al loro orientamento nei fondali, loro habitat naturale. Con le ispezioni sismiche, inoltre, si aprono le porte a una vera e propria invasione di piattaforme e petroliere con possibili impatti ambientali, come la subsidenza, gli scoppi di pozzi, i rilasci a mare di sostanze tossiche come fanghi e fluidi perforanti o come le acque di risulta che si possono diffondere per decine di chilometri dai punti di emissione. Significa non poter più godere dei sereni bagni al mare, delle viste panoramiche di eccezionale bellezza; significa far morire un enorme territorio che vive soprattutto di turismo e di pesca. Significa violentare un territorio, fino a farlo diventare malsano e nocivo per la salute umana e ambientale.

Personalmente come cittadina abruzzese e italiana auspico che si ponga fine a questa politica economica obsoleta e si dia inizio a una nuova era, a un moderno modo di produrre energia e risorse utili all’intera collettività. A Pantelleria bisognerebbe promuovere la tutela del territorio e della natura, affinché essa possa continuare a vivere delle sue peculiarità e della sua economia, basata principalmente sulla pesca e sul turismo

Avvalendomi, pertanto, dell’articolo 6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, che consente a ogni cittadino italiano di presentare in forma scritta le proprie osservazioni sui progetti sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), nonché del trattato di Aarhus, recepito anche dall’Italia, che sancisce il sacro santo diritto delle popolazioni di esprimere la propria opinione riguardo alle proposte ad alto impatto ambientale, ribadisco il mio parere sfavorevole alle ispezioni sismiche all’installazione del pozzo petrolifero d364 CR-AX per la ricerca di idrocarburi, certa che per quanto detto finora la mia opinione di cittadina sarà tenuta in considerazione.

Grazie della cortese attenzione.

Cordiali saluti.

Ludovica raimondi

Giulianova, 3 Ottobre 2011.

1 commento »

  1. Dia un’occhiata, per favore, al testo che la prof. Maria Rita d’Orsogna, figlia di genitori abruzzesi, laureatasi a Padova e ora docente di fisica in una della California, ha redatto per fare opposizione alla richiesta di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) avanzata dall’Audax Energy per poter avviare delle ricerche in una nuova concessioen off-shore a nord di Pantelleria. E’ un documento che è stato inviato via posta certificata al Ministero dell’Ambiente il 24 Settembre u.s., e che, copmposto com’è da 100 pagine di testo e immagini (17 Mega in formato Acrobat), meritano una attenta letttura da parte di chiunque abbia a cuore la salvezza dello Stretto di Sicilia, ma anche dell’Adriatico e di tutto il Mediterraneo… La stessa cosa la prof. D’Orsogna infatti ha fatto per altre zone calde del nostro Paese, su cui incombono minacce simili, e naturalmente la costa abruzzese è tra queste, dove tanti comuni cittadini, isieme ad altrettante amministrazioni comunali ,si stanno da tempo battendo affinchè sia istituito quel Parco della Costa Teatina che potrebbe allontanare se non scongiurare le predette minacce di trivellazioni off-shore… Questo il link dove scaricare quel documento (con un pò di pazienza…),

    Fai clic per accedere a OSSERVAZIONI_d364_D’Orsogna.pdf

    Qui a seguire invece riporto il link del blog di Maria Rita D’Orsogna, dove scorrendolo potrà rendersi conto in quali battaglie da tempo la prof.ssa si sta impegnando, solo per amore della sua terra d’origine, il più delle volte nell’indifferenza e nell’ignoranza (per non dire altro…) da parte di coloro che per dovere d’ufficio ben più interessati e coinvolti da tali problemi di tutela amnbientale dovrebbero mostrarsi !!!
    http://dorsogna.blogspot.com/

    Commento di Guido Picchetti — 5 ottobre 2011 @ 11:43


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